Elena Miglietta - ultimi interventi
Elena Miglietta - 15-12-2008
Giusto per informazione, ieri ho relazionato al mio collegio docenti per l'occasione composto solo dalle due scuole elementari Puglie e Martinengo su richiesta della direttrice. Per preparare la relazione ci ho messo un paio di giorni ma sono saltate fuori diverse cose interessanti: il Piano Programmatico della Commissione Cultura datato 18 novembre sembra ci regali un sacco di cose tra cui le insegnanti di inglese che rimangono e affiancano le insegnanti di classe, il tempo pieno con le due maestre; ebbene se leggete il Piano Programmatico della Commissione Bilancio del 26 novembre che all'apparenza cerca di non contraddire quello della C. Cultura, in realtà con giri di parole non fa altro che confermare il primo Piano Programmatico, quello di settembre, con la possibilità di attenuare qualcosa (qualche piccola concessione).
Elena Miglietta - 24-11-2005
Bene siamo pronti, abbiamo già comunicato in direzione che aderiamo allo sciopero di un giorno, la scuola si è organizzata per avvisare i genitori, potremmo anche non farlo ma alle elementari ci sembra un po' troppo far arrivare i genitori coi bambini e poi doverseli riportare a casa.
Meno male che finalmente partecipiamo anche noi allo sciopero generale; gli anni scorsi abbiamo dovuto penare parecchio per ottenere uno sciopero generale della scuola, ma alla fine ci siamo riusciti e siamo andati a Roma a manifestare. Tutto è pronto, le adesioni ci sono e sono tante e meno male che scioperiamo l'intera giornata perché a quelli di un'ora non aderisce nessuno e poi lo sciopero generale ci fa sentire tutti uniti nella protesta rispetto a un governo che non ci rispetta affatto.
Stamattina ho sentito che lo sciopero dell'intera giornata invece è stato trasformato di nuovo nello sciopero di un'ora: panico tra i colleghi, "Hai sentito? Ma ci prendono in giro?" "Io lo sciopero di un'ora non lo faccio!"
Era tutto vero, anche il mio sindacato, la Cisl, insieme agli altri due ha deciso che non si fa perché non so chi ha detto che per noi va tutto bene, non l'ha messo per iscritto ma fa niente questo governo è fatto da ministri di cui ci si può fidare ciecamente.
Poi sono andata a leggermi le motivazioni dello sciopero, quello vero di 4 ore e ho letto: contro la finanziaria, contro i tagli agli enti locali, alle risorse per le infrastrutture, alla riduzione di circa 100000 posti dei precari, per l'incremento del reddito pensionistico, del carico fiscale sulle buste paga, ecc. e mi sono detta:"Perché io no?"
I tagli agli enti locali coinvolgono anche me perché mi mancheranno i servizi, delle infrastrutture godo anch'io come tutti gli altri cittadini, il reddito pensionistico tra qualche anno sarà il mio reddito, la riduzione dei precari produce un numero enorme di disoccupati tra cui ci saranno anche le mie figlie, il carico fiscale in busta paga lo conosco bene...e visto che una delle motivazioni è contro la manovra Tremonti che impoverisce le scuole, mi chiedo se è forse decaduta, forse Tremonti vi ha detto in un orecchio che ci darà un sacco di soldi e visto che è una persona affidabile ci credete?
E poi in Piazza del Duomo ci sarà il mio rappresentante sindacale che parlerà a tutti e allora mi vado a leggere il sito del mio sindacato e siccome non si capisce niente come al solito, vado su quello della CGiL e trovo tutto quello che cerco.
E' proprio vero, non si sciopera e anch'io mi rifiuto di fare uno sciopero inutile di un'ora; però sul sito della Cisl trovo un'intervista di Pezzotta all'Avvenire dove lui parla di momento difficile per l'economia, di un sindacato che condensa il malessere sociale, della difficoltà per le famiglie ad arrivare a fine mese o del dramma degli anziani non autosufficienti, della precarietà del lavoro e "accidenti!" io mi ritrovo in tutte queste categorie, personalmente o attraverso i miei familiari.
Quindi lo sciopero è per me, allora perché io non lo posso fare?
Andando avanti leggo anche: " La Biagi non provoca la precarietà del lavoro. Lascia alcuni spazi in cui può crescere la precarietà. E allora va corretta....Questo è un metodo riformista che va applicato sempre: vale per la scuola e l'università. Il bipolarismo deve procedere per accumulo e correzioni, non per cancellazioni e distruzioni successive."
Ho letto bene? Le riforme vanno corrette? Anche quella della scuola?
Eh no, mio caro signor Pezzotta, le sembra forse che il governo in carica si stia facendo scrupoli nell'approvare leggi che non stanno né in cielo né in terra?
Questo governo agonizzante sta dando dei colpi di coda mortali per il nostro futuro e lei pensa che col nuovo governo dovremo tenerci tutto facendo delle piccole correzioni? Mi pare che stiamo su due mondi diversi, anche perché il malcontento è talmente generalizzato che ci si aspetta dalla sinistra molto più che delle semplici correzioni per tirare avanti, ci si aspetta quello che Berlusconi non ha voluto fare e cioè delle buone leggi che vadano bene per la destra e per la sinistra perché sono fatte per noi.
Perché dichiara che "la devolution è uno stravolgimento della Costituzione e dell'assetto sociale del Paese e al referendum darà indicazioni per l'abrogazione?"
Sono d'accordo, ma perché allora non si mostra così deciso anche per le altre leggi inique che ci stanno portando alla deriva?
Oggi mi sono guardata intorno e ho visto una cittadinanza scolastica molto attiva e molto arrabbiata che si sta organizzando per chiedere ai sindacati di recedere da questa soluzione assurda che soluzione non è, ma un semplice compromesso per salvare capra e cavoli.
Visto che non mi sento né l'una né gli altri voglio associarmi con gli iscritti della CGiL che hanno firmato un appello che vi incollo qui sotto e che spero sarà sottoscritto anche dagli iscritti Cisl e che mi permetterà di "aderire in massa alla giornata di lotta e a partecipare alle manifestazioni" come avete scritto sul volantino unitario.
Però sarò sotto lo striscione di Retescuole, perché ho qualche dubbio che la Cisl mi rappresenti ancora, spero naturalmente di sbagliarmi.
Elena Miglietta - 24-01-2005
Mettiamo in rete l'intervento di Jane Bassett al convegno di Genova. Assolutamente da leggere.

Un’altra scuola è possibile

Introduzione


Sono molto contenta di essere qua, e vi ringrazio da parte della Anti SATs Alliance, l’organizzazione che rappresento a questo convegno. Sono professoressa di Lingua e Lettere inglesi, e pure di Media Studies -lo studio del mass media - in una scuola superiore, in una zona popolare a Londra. Parlerò, ovviamente, da questo punto di vista, ma ho l’intenzione di parlare anche delle scuole elementari, e di altri settori. Sono anche attiva nel sindacato National Union of Teachers, il più grande e progressista dei sindacati nel campo dell’istruzione pubblica.

Due punti da chiarire:

1.
In Inghilterra e Galles la scuola elementare dura da 5 fino a 11 anni e si chiama primary school. C’e anche l’asilo. La scuola superiore dura da 11 fino a 16 anni per tutti. Dopo, gli alunni possono scegliere fra alternative varie. Il sistema è completamente diverso in Scozia.
2. Avrete sentito parlare dei SATs negli Stati Uniti. Sono tests che i ragazzi americani fanno per ottenere l’entrata all’università. In Gran Bretagna si riferiscono ai test impostati dallo stato sugli alunni di 7, 11 e 14 anni e non hanno niente a che fare coi test americani. La Anti-SATS Alliance fa parte della campagna per abolire questi test e ne parlerò dopo.

La Storia

La storia della scuola negli ultimi anni in GB è stata spesso deprimente. E pure di cattivo esempio. Sembra che abbia dato l’ispirazione nociva/malefica, sia, secondo quello che mi avete spiegato, alla legge Moratti, sia sulla cosiddetta riforma No Child Left behind, il programma seguito dall’amministrazione Bush negli Stati Uniti. Nonostante tutto questo, credo che possiamo anche portare una speranza, per combattere questi assalti all’istruzione pubblica e vedere la possibilità di un’altra scuola, una scuola diversa.
Elena Miglietta - 20-01-2005
Lettera inviata a Scuolaoggi (e non pubblicata) in risposta all'articolo "E QUALCUNO SPARA GIA' SU PRODI..."

Gentile Redazione di www.scuolaoggi.org, sono una mamma-maestra dei “cosiddetti movimenti che si sono sviluppati all’interno della ...
Elena Miglietta - 21-06-2004
La scuola italiana si trova in questo ultimo periodo di maggio nel momento più delicato della resistenza legale alle cosiddette “innovazioni” della riforma, infatti proprio in questi giorni i collegi dei docenti si trovano a deliberare i tre nodi ...
Elena MIglietta - 07-01-2004
STATO DEL PRIMO DECRETO ATTUATIVO

È passato dalla Conferenza Unificata dove è stato emendato e ora è "giacente" presso la Commissione parlamentare, dove resterà sino al giorno 19 gennaio.
Le modifiche apportate non sono sufficienti, seppur ...
Elena Miglietta - 17-12-2003
Antonio

Forse a qualcuno non e' chiara una questione, riguardo il nuovo tempo scuola previsto dal decreto attuativo della riforma Moratti. Io spero di sbagliarmi, ma purtroppo credo di aver ragione.
Dunque, faccio il ragiomamento per la scuola ...
Elena Miglietta - 10-11-2003

Vi mando il testo del volantino distribuito da Forza Italia a Pieve dopo l’incontro del 29 ottobre, al quale sono stata invitata, che ha visto nascere il Coordinamento in difesa del Tempo Pieno.
Il testo è copiato pari pari compresi gli errori. ...
Elena Miglietta - 09-06-2003
Come sapete il 4 giugno si è svolto a Mlano il presidio di Retescuole davanti all’Ufficio Scolastico Regionale dalle 16 alle 19,30.
Alle 17 in punto come d’accordo siamo stati ricevuti dal Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, dott. ...
Elena Miglietta - 07-04-2003
Lo spot pubblicitario del Ministero sulla riforma dura pochi secondi. Si apre uno scenario di alunni felici che salgono le scale di una scuola, giocano a palla, parlano con professori altrettanto felici di insegnare, famiglie che si sorridono a ...
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